Venerdì 15 novembre, gli studenti delle classi dell’Istituto potranno assistere allo spettacolo teatrale Giovinette, presso il teatro Karol Wojtyla di Cabiate, sito in via F. Baracca n. 4.
Lo spettacolo, già rappresentato al teatro Carcano di Milano, sarà fruibile da circa trecento studenti, quanti possono accedere al teatro. Pertanto, si chiede ai docenti di lettere dell’Istituto o ai coordinatori di classe di comunicare quanto prima il proprio interesse verso questa rappresentazione teatrale. Avranno la precedenza le quattro classi che aderiscono al progetto Walking Library, e di seguito le altre classi dell’Istituto. Sarà data precedenza alle classi che segnaleranno tempestivamente la loro partecipazione. Chiedo che la segnalazione giunga direttamente al Dirigente:
digregorio.filippo@ismonnet.eu
Per raggiungere il teatro, gli studenti potranno percorrere a piedi il tragitto che separa il nostro Istituto dal teatro di Cabiate, o, in alternativa, prendere il treno da Mariano Comense a Cabiate. Tanto il percorso pedonale quanto quello via treno hanno la stessa durata. I biglietti del treno e l’organizzazione del loro acquisto, nel caso si volesse usare tale mezzo, saranno a carico degli studenti.
Gli orari sono i seguenti:
- Venerdì 15 novembre.
- Dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
- Per poter giungere in orario, le gli alunni potranno partire dall’Istituto alle ore 10:00.
Una volta terminato lo spettacolo, le classi saranno libere da altri impegni, salvo che non abbiano attività scolastica nel pomeriggio: nel qual caso dovranno essere presenti a scuola alle ore 14:00.
In calce alla presente circolare, trovate una scheda critica relativa allo spettacolo Giovinette.
Il Dirigente scolastico
Prof. Angelo Filippo Di Gregorio
Firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D.Lgs. 39/93
Spettacolo Giovinette – Le calciatrici che sfidarono il Duce, tratto da un romanzo che narra una storia accaduta veramente.
Siamo nel 1932, decimo anno dell’era fascista.
Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea, per gioco, quasi per sfida: giocare a calcio. Fondarono il GFC (Gruppo Femminile Calcistico), la prima squadra di calcio femminile italiana che in breve raccolse intorno a sé decine di atlete.
Gli organi federali in principio assecondarono l’iniziativa, consentendo loro di allenarsi, ma non di giocare in pubblico. Inoltre dovevano usare un pallone di gomma e non di cuoio, indossare la gonna non i pantaloncini, passare la palla solo rasoterra e in porta dovevano far giocare dei ragazzini adolescenti. Tutto questo per preservare le loro “capacità riproduttive”.
Nonostante ciò la loro avventura sportiva riuscì caparbiamente a resistere per quasi un anno, quando, proprio alla vigilia della loro prima partita ufficiale, il regime le costrinse a smettere di giocare.
La loro fu una sfida al loro tempo, al regime, alla mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità fascista.
Di questo pugno di ragazze, che a loro modo sfidarono il Duce e la cultura del loro tempo, alcune si riciclarono in altri sport, altre uscirono dalla storia, altre ancora entrarono in una storia più grande, partecipando dieci anni dopo alla lotta partigiana.
La loro epopea è raccontata con ironia e leggerezza da un trio di attrici che, mischiando comicità e narrazione, ci mostra come, pur a distanza di tanti anni e di tante battaglie, certi pregiudizi siano duri a morire e come la lotta per la libertà e i propri diritti passi anche attraverso lo sport.
Cosa scrive la critica
«Da un fatto vero Laura Curino ha portato in scena un teatro di narrazione con una drammaturgia spigliata e divertente. Sul palco tre ottime e talentuose interpreti come Federica Fabiani, Rossana Mola, Rita Pelusio, quest’ultima con una verve straordinaria e grandissimi polmoni è l’assai minuta forza imperiosa di tutto lo spettacolo. Giovinette, le calciatrici che sfidarono il Duce è spettacolo che ci auguriamo di rivedere presto ripreso per comprendere la storia, anche se minima, del passato e anche divertirsi e ridere molto. Da vedere». (Il primo calcio al femminile fa capire e diverte, Adelio Rigamonti, «Teatrandomilano», 28 novembre 2022)
«Il lavoro è sostenuto dal ritmo veramente indiavolato delle tre interpreti (la Strigari di Rita Pelusio è un vero Gianburrasca), procedendo tra pubblico e privato, le loro storie personali e la Storia che entra a gamba tesa, per restare in termini calcistici, in questa vicenda a suo modo esemplare».
(In scena le giovani calciatrici che sfidarono il duce col pallone, Andrea Frambrosi, «L’Eco di Bergamo», 22 novembre 2022)
«L’ottima regia di Laura Curino, unita alla convincente recitazione delle tre attrici, riesce a mettere in risalto la ridicolaggine dei pregiudizi, ma anche l’atmosfera di paura e preconcetti che si viveva in quei tempi. Senza mai cadere nel drammatico, ma sempre con un approccio ironico, molto più efficace». (Ragazze nel pallone, Luisa Espanet, «L’espa.net», 24 novembre 2022)
da Filippo Di Gregorio
Dirigente Scolastico