La recente riforma sul voto di comportamento, Legge n.150/2024, introduce significative modifiche nella valutazione degli alunni, differenziando le norme a seconda dei vari gradi di istruzione: scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.
La legge sul voto in condotta è stata introdotta al fine di valorizzare l’importanza della responsabilità individuale e del rispetto reciproco come obiettivi fondamentali della scuola.
Nelle scuole secondarie di secondo grado la valutazione del comportamento continua ad essere espressa con voti in decimi.
Secondo tale legge, un voto pari a 6 nel comportamento comporta la sospensione del giudizio e l’assegnazione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale. La mancata presentazione dell’elaborato determina la non ammissione all’anno successivo.
Solo gli studenti con un voto pari o superiore a 9 nel comportamento possono ricevere il punteggio massimo nel credito scolastico, influenzando così il voto finale di maturità.
Tali innovazioni normative cambiano, come è prevedibile, l’approccio nella valutazione e incidono fortemente sulle responsabilità degli alunni. Pertanto, in vista del quadrimestre entrante, si raccomanda agli alunni l’adozione di un comportamento conseguente a tali nuove prescrizioni normative e si chiede agli insegnanti di illustrare tale nuova modalità di valutazione del comportamento.
Il Dirigente scolastico
Prof. Angelo Filippo Di Gregorio
Firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D.Lgs. 39/93
0